Maria Gaetana Agnesi è stata un’importantissima matematica italiana. La prima nella storia ad aver scritto un libro di matematica. Conosciuta come l’inventrice della curva versiera.
La sua vita è stata caratterizzata non solo da numerosi studi scientifici ma anche spirituali. Maria Gaetana si rifiutava di preferire l’una o l’altra branchia del sapere. Inoltre, ha dedicato gran parte dei suoi anni alla cura degli anziani e dei più deboli. Andiamo per ordine e scopriamo di più su questa grande donna di scienza.
Infanzia
Maria Gaetana nasce a Milano il 16 maggio del 1718 da una famiglia facoltosa. Si differenzia subito rispetto alle altre bambine prediligendo la lettura dei testi sacri piuttosto che le storie classiche. Infatti, il sogno di Maria Gaetana è prendere i voti una volta diventata adulta. Il suo scopo principale è aiutare le persone e fare del bene.
Un giorno però, mentre gioca nella libreria del padre trova un libro con una copertina che la affascina e comincia a sfogliarlo. Maria Gaetana scopre ben presto un mondo fatto di leve, ponti e costruzioni particolari. Si rende conto di apprendere velocemente il contenuto del libro ma tiene nascoste queste conoscenze per molti anni.
I primi studi
Il padre di Maria Gaetana tiene molto alla sua formazione e la iscrive a diversi corsi. Gaetana mostra subito un grande talento nelle lingue. Ben presto i professori la soprannominano “oracolo settelingue” perché riesce a parlare correttamente l’italiano, il francese, il tedesco, il latino, il greco, lo spagnolo e l’ebraico. In particolare, Maria Gaetana ha una passione per l’ebraico perché molti testi di teologia sono scritti in questa lingua.
Un giorno mentre il padre la sente parlare diverse lingue, decide che deve cambiare l’indirizzo dei suoi studi. La sua decisione è che da quel giorno Gaetana, ormai adolescente, debba dedicarsi alla scienza. Ben presto quindi la presenta a personaggi influenti del panorama scientifico dell’epoca.
La formazione scientifica e teologica
Durante le sue conversazioni con vari scienziati, Maria Gaetana sente parlare di un testo fondamentale. Si tratta di Elementi di Euclide. Decise così di continuare la lettura del testo, finendo per leggerlo in una sola notte. Rimane profondamente affascinata da questi nuovi studi che la portano alla scoperta dei segreti del mondo che la circonda.
Viene così notata in ambiente scientifico per il modo in cui padroneggia molti argomenti e decide di accantonare per il momento la volontà di prendere i voti. Oltre alla sua formazione scientifica da autodidatta, ella contemporaneamente continuò la ricerca e la lettura di numerosi testi filosofici e teologici.
Riesce a conciliare perfettamente sia scienza che teologia, entrambe le materie sono di suo interesse ed è intenzionata a portarle avanti senza rinunciare ad una di esse.
I primi risultati in ambito scientifico
Uno dei suoi più grandi risultati ottenuti in ambito scientifico è il libro Istituzioni Analitiche a uso della Gioventù. Questo fu tradotto in inglese e francese e successivamente si diffuse in tutta Europa. Ciò fa di lei la prima donna ad aver scritto un libro di matematica. Il testo tratta le scoperte e le osservazioni fatte fino a quel momento da diversi autori sul calcolo infinitesimale.
Maria Gaetana spinta dal desiderio di aiutare le persone, spiega concetti e osservazioni sui fenomeni naturali in modo semplice e chiaro. Accompagna ogni teoria con il disegno, in modo che tutti possano comprendere facilmente.
Il suo lavoro viene notato e apprezzato dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria che le manda in dono alcuni gioielli preziosi.
La curva versiera di Maria Gaetana Agnesi
La sua opera più importante in campo scientifico è un breve trattato su un tipo di curva che battezza “versiera”. Si tratta di una curva a forma di campana che può essere ottenuta seguendo dei semplici procedimenti geometrici.
Quando però i suoi studi vengono trascritti in inglese la curva viene per errore tradotta a partire dal termine avversiera. Tale termine suggerisce una persona avversaria di Dio e quindi malefica, in sintesi una strega. Per questo sbaglio in molti paesi la curva di Maria Gaetana Agnesi è conosciuta come “strega di Agnesi”.
Ritorno al sogno originale
Alla morte del padre, Maria Gaetana rifiuta di continuare per la strada che le era stata indicata e decide una volta per tutte di diventare suora e dedicare la sua vita alla beneficenza. Per questo motivo rifiuta anche la cattedra che le era stata assegnata all’Università di Bologna.
Lascia la sua casa di origine, vende i gioielli che le erano stati regalati dall’imperatrice e fonda un ospizio dedicato alla cura degli anziani e delle persone malate. Una malattia che la costringe a letto non le permetterà di entrare mai in convento. Una volta ripresa dalla convalescenza diventa direttrice di un altro istituto per anziani, dove rimane per diversi anni fino alla sua morte il 9 gennaio 1799.
Il contributo di Agnesi
I lavori scientifici di Maria Gaetana Agnesi sono studiati ancora oggi nelle università.
L’analisi della sua curva versiera rimane uno dei capisaldi dell’algebra moderna.
Questa viene presa spesso da esempio per far comprendere la semplicità che si può raggiungere nell’uso del linguaggio matematico.
Inoltre tale analisi ci fa comprendere come un disegno ben fatto possa spiegare un’intera teoria.
Agnesi come abbiamo visto non era solo una scienziata ma anche una donna di fede che ha dedicato la sua vita ad aiutare gli altri e certamente questa è la cosa per cui vorrebbe essere maggiormente ricordata.
Approfondisci e supportaci
Gran parte di questo articolo è stato ispirato dal libro “Storie e vite di superdonne che hanno fatto la scienza”, Gabriella Greison, ed. 2017 Salani Editore. Vi invito a leggerlo per approfondire ogni aspetto della storia di Agnesi.
Inoltre, se ti interessano argomenti simili consulta la sezione Storia.
Non dimenticare infine di visitare i nostri social: Facebook ed Instagram.