Arti marziali

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La crescita della forza e dello spirito.

Le gare di forza risalgono a tempi immemori, infatti fin dalla nascita delle prime civiltà si sono tenute le più svariate competizioni basate sulla lotta, alcune purtroppo, con il più spiacevole dei risultati per una delle due parti.
Queste discipline venivano tramandate da maestro ad allievo e le tecniche da grezze com’erano si sono affinate sempre di più fino ai giorni nostri, rendendo alcune di queste discipline dei veri e propri mezzi per la crescita personale, infatti alcune di esse sostituiscono un avversario reale con uno immaginario(che rappresenta lo stesso praticante).

I greci, e i romani in maniera particolare avevano reso i combattimenti parte centrale della loro cultura istituendo diverse arene in diverse aree dell’impero (e l’Anfiteatro Flavio conosciuto come Colosseo è proprio uno di questi).

Il termine “arte marziale” deriva dal latino “Mars” ovvero Marte, il dio della guerra.
Quindi si può dedurre che il termine significhi arte di Marte, o in maniera generica arte della guerra.

Cenni storici

[su_spoiler title=”Clicca per visualizzare”] Dal punto di vista storico, la vita guerriera nel vecchio continente era conosciuta in antichità solo attraverso il Pugilato e il Pancrazio per i greci, mentre con le lotte gladiatorie nell’antica Roma. Queste sono molto efficaci ma a differenza delle arti orientali puntano unicamente alla dimostrazione di forza e di superiorità sull’avversario, svuotate della componente filosofica e spirituale vengono raggruppate sotto il dominio delle arti marziali occidentali.

Nel corso del medioevo nacquerò inoltre diversi trattati di scherma, che risultano attualmente un discreto patrimonio per le scuole di rievocazione e studio della spada storica occidentale. L’utilizzo di queste discipline come sistemi bellici andò pian piano sempre di più a scemare con l’avvento delle armi da fuoco, fino a diventare degli sport, gli attuali Sport da Combattimento.

Molti sport antichi risultano ancora oggi vivi, ancora con un certo grado di sfida, ma senza un valore combattivo.
Queste discipline provengono direttamente dai sistemi di combattimento con le armi romane e sono: lancio del peso e lancio del giavellotto.

Per quanto riguarda le arti marziali orientali le cose sono andate un po’ diversamente, infatti si crede che l’origine delle prime forme di discipline marziali sia avvenuta in Cina nel lontano XI secolo a.C.
Tuttavia le arti marziali come le conosciamo noi (soprattutto dal punto di vista filosofico) risalgono al VI secolo d.C.

Nel corso degli anni le diverse correnti filosofiche delle aree orientali, come Taoismo e Buddhismo hanno sempre più influenzato queste discipline da cui prendono le fondamenta basate sul miglioramento personale(inteso come carattere), spirituale ed anche fisico.
Grazie a questo aspetto, le arti marziali si diffusero in gran parte dell’Asia.
Per moltissimi anni, oltretutto monaci e mercanti attraversarono la famosa “via della Seta” e lungo i loro viaggi il bisogno di protezione si fece sempre più forte.

Arrivando al III secolo d.C., sistemi completi di stili marziali erano già formati in forme più simili alle odierne, diffondendosi anche in Corea, Giappone ed in tutto il resto dell’Asia.
Tailandia, Malesia, Indonesia e Corea hanno tutti stili che si rifanno molto similmente a quelli cinesi, mentre il Giappone partendo dalle stesse basi creò i propri stili, risultando al giorno d’oggi in cima alla classifica dei paesi con il maggior numero di provenienza di arti marziali.
La diffusione di queste in occidente avverrà solo recentemente, esattamente per le arti giapponesi dopo la seconda guerra mondiale, mentre per quelle cinesi nel corso degli anni ’80, grazie al famosissimo Bruce Lee, allievo del maestro Yip Man.
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